TreeDream
Movimento culturale per la rinascita
dell'olivicoltura d'alta quota italiana
OOF 2019 - LA FATICA DEL PRODURRE IN ALTA QUOTA Pubblicato il 13 ago 2019
Olio Officina Festival 2019
Milano, 2 febbraio 2019
Intervento di TreeDream
Argomenti del video: TreeDream, movimento contro la “cultura dell’abbandono”. Il deperimento del territorio provoca il deperimento civile e morale. Produrre in alta quota ha senso perché il prodotto è differente. Risultati della nostra costanza nella comunicazione. TreeDream ha proseguito il lavoro pionieristico di Luigi Caricato. I processi metabolici negli olivi d’alta quota hanno caratteristiche proprie. La differenziazione risolve allo stresso tempo un problema economico, un problema sociale e un problema morale. La funzione “socratica” dell’attività di Flavio Lenardon. Luigi Caricato: la vostra, pur trasmessa con toni sereni, è una forte forma di denuncia.
OOF 2018 - PROGETTO OLIO D'ALTA QUOTA Pubblicato il 12 ago 2019
Olio Officina Festival 2018
Milano, 2 febbraio 2018
Intervento di TreeDream
Argomenti del video: Luigi Caricato: quello di TreeDream è un progetto sociale. Il libro “EXTRAVERGINI D’ALTA QUOTA” (2005): l’intuizione della necessità di distinguere le produzioni d’alta quota. TreeDream vuole che le persone tornino a innamorarsi del loro territorio: I giovani non vogliono dimenticare le loro radici. “EFFETTO ALTITUDINE”: la felice espressione del Prof. Salvatore Camposeo. L’olio d’alta quota nell’illustrazione di DORIANO STROLOGO. Un progetto per la salvaguardia del territorio a costo zero. Il contadino è un “perseguitato culturale”. I contadini dovrebbero sentirsi sovrani nelle loro terre. L’individuo è solo di fronte allo Stato. La priorità è la ricostruzione delle comunità montane.
LA GRANDIOSITÀ DEL BENE Pubblicato il 2 mag 2017
Olio Officina 2017
Milano SABATO 4 FEBBRAIO 2017
Intervento di TreeDream
Argomenti del video: - un olio d’alta quota è presente da anni nel “tempio della gastronomia italiana”; - il nostro piano di rinascita dell'olivicoltura d'alta quota è ormai avviato e ha dimostrato di essere "funzionante"; - ci dicono: "avete ragione: l'olio d'alta quota è un altro olio"; - assimilare ambienti differenti condanna a morte l’olivicoltura in quota; - qui abbiamo l'esempio della "grandiosità del bene": un impegno quotidiano nella speranza della rinascita del territorio; - un albero che cade fa grande rumore; un oliveto che cresce è silente.
L'OLIO D'ALTA QUOTA E' UN ALTRO OLIO Pubblicato il 2 mag 2017
Olio Officina 2017
Milano SABATO 4 FEBBRAIO 2017
Intervento di TreeDream
Argomenti del video: - che vi sia una OLIVICOLTURA D'ALTA QUOTA con caratteristiche proprie è ormai un dato acquisito; - grazie anche al nostro lavoro, oggi si può dire: "SONO UN OLIVICOLTORE D'ALTA QUOTA"; - l'olio d'alta quota "parte" da quei livelli di qualità che per altri oli costituiscono il "traguardo" ... ; - che l’oliva d’alta quota è differente lo sapevano tutti, ma si doveva trovare la “volontà” di dirlo; - l’olio d’alta quota è nutraceutico “per definizione”.
La PREMIAZIONE degli EROI di TreeDream: OLIVICOLTURA ESTREMA Pubblicato il 6 feb 2017
Luigi Merello, Rino Pellegrino, Domenico Rainisio, Francesco Rainisio, Roberto Rainisio, Flavio Schenardi ed Ezio Zerbone: a questi olivicoltori è stato conferito il titolo di “EROE DELL’OLIVICOLTURA ESTREMA D’ALTA QUOTA” nell’ambito della sesta edizione dell’Olio Officina Festival che si è svolto a Milano, presso il palazzo delle Stelline, dal 2 al 4 febbraio. Ecco la motivazione del premio: RICONOSCIMENTO DELL’UTILITA’ SOCIALE DI UN INSTANCABILE LAVORO SVOLTO A CUSTODIA E DIFESA DEL TERRITORIO MONTANO, OLTRE CHE IN RAGIONE DEL SOSTEGNO AL MOVIMENTO CULTURALE TreeDream, NELL’AMBITO DELLE INIZIATIVE CULTURALI FINALIZZATE ALLA RINASCITA DELL’OLIVICOLTURA D’ALTA QUOTA ITALIANA. Gli olivicoltori premiati fanno parte del nucleo storico del nostro movimento culturale TreeDream.
OLIVICOLTURA ESTREMA degli EROI di TreeDream 1 di 2 Pubblicato il 12 gen 2017
9 ottobre 2016 Documentario nei territori dell’olivicoltura d’alta quota. E’ un’olivicoltura "estrema" per le difficoltà di coltivazione: ci si può arrivare solo a piedi e tutto va portato in spalla. Senza una continua manutenzione, ove oggi resistono ancora gli ulivi, ci sarebbero solo rovi. Anche le mele in alta quota sono piccole, sane e buonissime, con un gusto straordinario! Siamo a circa 650 metri di quota, ai confini con il bosco. I muri d’alta quota sono di altezza notevole: quando è possibile le pietre sono posate sulle “rocche” , così il muro è costituito da una parte “naturale” e da una parte costruita dagli uomini. La stretta striscia di terreno sostenuta dai muri (detta “fascia”) un tempo era tutta coltivata e il territorio d’alta quota “pareva tutto un giardino”.
OLIVICOLTURA ESTREMA degli EROI di TreeDream 2 di 2 Pubblicato il 13 gen 2017
9 ottobre 2016 Seconda parte del documentario nei territori dell’olivicoltura d’alta quota. In alta quota l’altezza dei muri di sostegno è impressionante. Dove la manutenzione è venuta a mancare si hanno crolli con la perdita di ulivi centenari: una vera tragedia! Una tragedia purtroppo sempre più comune. Per la rovina dei muri a secco, l’acqua delle piogge scende a valle violentemente provocando i noti disastri (a volte con perdite di vite umane). Il documentario mostra anche oliveti in alta quota ben curati, perché, tenacemente, alcuni contadini mantengono la manutenzione dei terrazzamenti oltre alla cure delle piante. Cosa li spinge a questi autentici atti d’eroismo? FRANCESCO RAINISIO risponde: “Sono le campagne che ci hanno lasciato i nostri genitori ... Ci dispiace abbandonarle. Se i nostri figli vorranno un po’ d’olio buono, verranno a coltivare queste campagne. I nostri vecchi ci hanno sempre detto che in alta quota l’olio è eccezionale, non solo buono. Dicevano che è un medicinale!” ROBERTO RAINISIO spiega: “Voglio continuare quello che mi hanno tramandato i miei genitori. E’ una cosa che senti dentro! Noi olivicoltori d’alta quota sappiamo anche di essere “utili”socialmente perché preveniamo i disastri idrogeologici. Anni fa l’abbandono delle campagne d’alta quota era totale; oggi vi è un po’ più di coraggio. A questa speranza rinata TreeDream ha dato il suo contributo! E’ proprio una cosa che mi dà soddisfazione!” DOMENICO RAINISIO dà la sua testimonianza: “Qui è nato mio padre; qui è nato mio nonno; qui mio padre è vissuto ed è vissuto mio nonno; qui mio padre ha cresciuto i figli: il terreno è “nostro”, perché lasciarlo? Perché abbandonarlo? Perché lasciare che il bosco prevalga e poi, domani, non ci si possa più coltivare niente? Sinché riusciamo, ne avremo cura. Da secoli si è detto che l’olio di queste campagne d’alta quota è il migliore. Noi amiamo le nostre terre e, per questo motivo, ne abbiamo cura!” FLAVIO LENARDON, il fondatore del nostro movimento TreeDream, spiega che gli oliveti d’alta quota si possono raggiungere solo a piedi e tutto va portato in spalla: l’agricoltura pertanto non è molto dissimile da quella di mille anni fa. Questo fatto non dipende dall’ incapacità degli olivicoltori, ma perché non esiste altro possibile sistema. In alta quota non si lasciano mai le reti “distese” sotto gli olivi. Invece, si portano in alto le reti, si stendono sotto le piante, si fanno cadere le olive, si raccolgono le olive e si recuperano “subito” le reti, perché devono servire per raccogliere le olive di altre piante. La fatica è tanta, ma ne vale la pena perché l’oliva è oggettivamente differente. Aggiunge FLAVIO LENARDON: “Ci si ritrova in TreeDream, per prima cosa, per CONDIVIDERE: condividere momenti, esperienze, difficoltà e per condividere una speranza: la speranza di vedere rinascere gli oliveti in alta quota, tornare a vedere, come dicono i nostri contadini, i “giardini”, lassù, tra gli ulivi”.
Milano in Alta Quota 1 - OLIVICOLTURA EROICA Pubblicato il 6 dic 2016
CHIARA FOSSATI, da PRINCI in Piazza XXV aprile Milano,
conduce un incontro con LUIGI CARICATO e FLAVIO LENARDON,
sul tema: OLI D'ALTA QUOTA ITALIANI
In questo video 1: - Luigi Caricato annuncia un premio ad alcuni OLIVICOLTORI EROICI, in occasione di OlioOfficinaFestival 2017; - Flavio Lenardon presenta due oli d'alta quota, della stessa cultivar, con differenti caratteristiche. Video girati il 27 settembre 2016.
Milano in Alta Quota 2 - IL PARERE DEI GIOVANI Pubblicato il 6 dic 2016
CHIARA FOSSATI, da PRINCI in Piazza XXV aprile Milano,
conduce un incontro con LUIGI CARICATO e FLAVIO LENARDON,
sul tema: OLI D'ALTA QUOTA ITALIANI
In questo video 2: - una ragazza accetta gentilmente di assaggiare due oli d’alta quota e dà il suo parere; - Luigi Caricato commenta: “... piacevole e sorprendente quella nota erbacea che si percepisce al naso, ma anche poi in chiusura, nella sensazione retro-olfattiva ...” “ ... la stessa oliva, raccolta prima o poi, cambia il profilo sensoriale dell’olio ...” “... un conto sono gli oliveti in pianura, un altro conto sono gli oliveti in alta quota ... ... questi oliveti sono incantevoli, ma mettono paura ...” - Flavio Lenardon spiega il significato del neologismo "SINDUZIONE" Video girati il 27 settembre 2016Video girati il 27 settembre 2016.